mercoledì 26 giugno 2013

Oliver Dragojević

Il silenzio del mare
di William Molducci
 
Se vi è capitato di andare qualche volta in vacanza in Croazia o in Slovenia, 
avrete senz'altro ascoltato alla radio o in qualche locale pubblico, le canzoni di Oliver Dragojević. Lo stile e la voce sono inconfondibili e già dopo averlo ascoltato casualmente due o tre volte, sareste stati in grado di riconoscerlo, nonostante la difficoltà della lingua. Se aveste chiesto a qualche abitante del luogo il suo nome, la risposta vi sarebbe arrivata chiara e immediata: Oliver!
Oliver è una vera e propria leggenda, uno dei più celebri cantanti e musicisti della scena croata, molto noto e apprezzato non solo sulla sponda orientale del mare Adriatico. Oliver, come viene affettuosamente chiamato dai suoi connazionali, ha alle spalle oltre 45 anni di carriera e quasi 40 album. Nel 2000 la critica lo ha proclamato il cantante croato del secolo.
Dragojević si presenta negli anni '70 al Festival di Spalato, con un repertorio basato su musiche folcloristiche dalmate, ma il suo primo successo fu Picaferaj nel 1967. Alcune delle sue prime canzoni sono state le ballate romantiche scritte dal cantautore Zdenko Runjić. Le canzoni più famose sono Nadalina e le popolari "Dalmatian anthems", cioè Galeb i ja e Skalinada, quest'ultima rappresenta per lui un vero biglietto di presentazione ed è ancora eseguita nei concerti, compreso quello tenuto all'Olympia di Parigi nel 2006.
Nei decenni seguenti Dragojević mantenne la sua popolarità e negli anni '90 le sue canzoni furono influenzate più dalla tendenza della musica globale, che non dalle canzoni folk, sino ad arrivare ai giorni nostri, in cui nei suoi album esprime una raffinatezza musicale di assoluto valore, che fonde diverse espressioni musicali, creando un suo stile unico, immediatamente riconoscibile. Le sonorità proposte spaziano dal pop al rock, dalla bossa nova al jazz, ma è dalla contaminazione di tutti questi generi, che nasce quello che possiamo considerare il suo “sound”.
Oliver nasce a Korcula, un’isola dell’Adriatico dalmato, nota per il suo mare, i colori e i sapori tipici dei luoghi marittimi, argomenti che si ritrovano nel lirismo e nella melanconia delle sue canzoni. La sua è una voce “ruvida” o per meglio dire soul, tipica dei popoli del Mediterraneo. Chi non conosce la lingua croata non ha la possibilità di comprendere i testi delle sue canzoni, ma le sue parole si trasformano in suoni ed entrano nella testa e nel cuore, alla stregua di uno strumento musicale.
Vi consigliamo di avvalervi di un buon traduttore su Internet e di avvicinarvi anche alla comprensione dei testi delle sue canzoni. Purtroppo la conversione on-line dalla lingua croata all'italiano è problematica, si consiglia di effettuare la conversione in lingua inglese e successivamente in italiano.



La discografia essenziale (consigliata)

Prendiamo in considerazione in questo articolo gli album, a nostro avviso più rappresentativi, iniziando da Vrime del 1995, che propone in copertina Oliver bambino nella sua Korcula. I testi delle canzoni sono poetici a volta intimisti, spesso onirici, come nel caso del brano Dobar dan “...da qualche parte sotto il mio cappotto Indosso un cielo blu”. I riferimenti al mare e ai suoi miti e personaggi sono frequenti, come in Reci mi to, dove la nave che entra nel porto, riporta il marinaio tra le braccia della sua amata per una lunga notte di passione: “... la nostra camera, la nostra visione che palpita tutta la notte... dondola i nostri corpi nudi e so già che si riparte ...”. Tra gli autori di questo album spiccano Jure Stanić e Dragan Luk, i cui brani mettono a disposizione della voce di Oliver, melodie e ritmi incalzanti e vigorosi, a volte melanconici e, come nel caso, di Moja tajna ljuvabi, vere e proprie ballate di antica memoria, che si avvalgono di arrangiamenti ancora oggi godibili, dopo ben 18 anni dalla loro prima incisione.
Il 1997 è l'anno di pubblicazione di Duša mi je more, che contiene, tra gli altri, Lučija, un brano scritto da Z. Runjić e Nikša Bratoš. L'album si distacca da Vrime, per le atmosfere e i suoni, più vicini a una sperimentazione di inizio anni '70, per quanto riguarda la parte elettronica, gli arrangiamenti e gli inserimenti dei cori. Protagonista dei testi è ancora una volta il mare, la traduzione in italiano del titolo dell'album è infatti “La mia anima è il mare”, frase integralmente riportata nel brano intitolato Dišem: “... io respiro, respiro... io sono il corpo umano e la mia anima è il mare... e ora io sono un uomo e non mi ricordo il colore delle profondità”. Il CD è ricco di atmosfera e ogni brano si avvale di una ritmica notevole, grazie alle idee e all'originalità di Bratoš.
La voce “ruvida” di Oliver si esalta nel brano Kad bi došla ti (Quando sei venuto), scritto da Nikša Bratoš e da M. Tanović, con un ritmo incalzante e con atmosfere blues, non inconsuete nella discografia dell'artista croato.
La melodia è la protagonista dell'album del 2000, intitolato Dvi, tri riči, molto vicino come atmosfere a Vrime, infatti tra gli autori ritroviamo Jure Stanić oltre a V. Barčot e H. Rončević. In questo CD sono inseriti alcuni brani, che possono essere considerati dei veri e propri classici di Oliver, tra questi: Kad mi dodeš ti, Samo ti (solo tu) e Moj lipi andele (quest'ultima dolcissima e di respiro internazionale). Il primo di questi tre brani sarà successivamente riproposto nel concerto tenuto da Oliver all'Olympia di Parigi e quindi nel relativo doppio CD e DVD e in Momenti del 2009, un album che contiene una rielaborazione di alcuni suoi brani, realizzato insieme ai suoi musicisti/collaboratori Alan Bjelinski e Ante Gelo

 
Nel 2002 la discografia di Oliver si arricchisce di un album particolare, intitolato Trag u beskraju, la sua particolarità nasce dal fatto di essere interamente realizzato in Italia e più precisamente tra Milano e Vicenza. Gli arrangiamenti sono di Diego Michelon e tutti i musicisti sono italiani, così come italiano è anche il primo brano della track list, che dà il titolo all'album. Si tratta della cover in lingua croata di Se è vero che ci sei di Biagio Antonacci (il CD ne contiene anche il videoclip oltre a un documentario sulla realizzazione dell'album). Questo lavoro ripropone la collaborazione artistica con Jure Stanić e con Gibonni, famosissimo rocker croato, autore di Cesarica (Imperatrice), uno dei brani più conosciuti in assoluti di Oliver. Da notare che, nel 2007, la proficua collaborazione tra Gibonni e Oliver, sarà suggellata con un grande concerto tenuto all'interno dell'Arena romana di Pola. Come già accennato, nel CD è presente il making video della realizzazione del disco, in cui interventi sono spesso in lingua italiana grazie alle interviste rilasciate da Diego Michelon e da Renato Cantele, oltre a qualche intervento nella nostra lingua dello stesso Oliver. L'intervista di Michelon mette in risalto il fatto che lui non conoscesse l'artista croato, ma che dopo avere ascoltato qualche sua produzione, sia rimasto molto impressionato dalla qualità della sua voce, anche se lo stile non gli apparteneva più di tanto. Colpito dal pathos dei brani e dalla bellissima voce, Michelon ha accettato con entusiasmo di lavorare insieme a lui per la realizzazione del progetto. Da notare che nel 1994 Oliver aveva inciso un'altra canzone italiana, inserita all'interno dell'album Neka nova svitanja, si trattava di Bella senz'anima di Riccardo Cocciante, tradotta letteralmente in croato in Lijepa bez duše.

Il 2005 vede alla luce l'album Vridilo Je, che contiene l'omonimo brano, diventato successivamente un altro classico dell'artista croato. Inconfondibile l'inizio con il lento scandire delle note sul pianoforte (solitamente suonato da Dragojević in tutti i suoi dischi e nei concerti) e l'entrata della voce “sporca” di Oliver. Tra i collaboratori figurano Alan Bjelinski e Ante Gelo (autori degli arrangiamenti) e Lea Dekleva, cantante e compositrice croata, autrice di numerosi brani, tra cui anche Vridilo Je. Rispetto al disco precedente gli arrangiamenti sono meno ritmici e gli strumenti acustici rimpiazzano in gran parte quegli elettronici. I testi nascondono, dietro l'apparente malinconia, momenti di riflessione e di desiderio molto vicini alla personalità dei dalmati delle isole, solitamente vivi d'estate e quasi rinchiusi in casa durante i freddi e ventosi lunghi inverni.
I brani scivolano lentamente, tra melodie non usuali e assoli musicali di strumenti quali armonica a bocca, sax e chitarra acustica, per il ritmo basta la voce di Oliver, più incalzante di una assolo di batteria o di chitarra elettrica. Come già detto: un vero e proprio strumento musicale.
Nel 2006 Oliver tiene un importante concerto all'Olympia di Parigi. L'avvenimento viene celebrato con la pubblicazione di un doppio CD e un doppio DVD. I 27 brani eseguiti durante il concerto e riprodotti sui CD, rappresentano il meglio della sua produzione. Per chi volesse avvicinarsi alla sua musica, l'acquisto di questo CD, rappresenta un ottimo punto di partenza, da cui proseguire con le realizzazioni più recenti e gli album sopra citati.
Anche in questo concerto, come nel più recente Momenti, Oliver si è avvalso della collaborazione musicale di Alan Belinski e Ante Gelo e della loro grande orchestra. Tra i brani eseguiti segnaliamo i “classici” Skalinada, Cesarica (“...tutta la mia vita ho aspettato per lei di trovare una strada nel suo cuore, tutta la mia vita il mio corpo è stato senza di lei
come un fiore senza acqua...”
), Malinkonija, Vridilo je, oltre agli omaggi al pubblico francese con Et maintenant e a Biagio Antonacci, con Trag u beskraju

 
Dopo cinque anni dall'uscita dell'ultimo album realizzato in studio, nell'estate del 2009 Oliver pubblica Samo da je tu, arrangiato da lui stesso e da Ante Gelo. A nostro avviso si tratta dei suoi migliori lavori, a partire dal brano Za onu vira (Per un vortice), che non deve mancare in nessuna playlist sino a comprendere Vrime bez vibrema. La copertina del CD mostra Oliver mentre suona l'inseparabile tastiera guardando il mare (molti album lo raffigurano in immagini con il mare sullo sfondo). Questa semplice immagine rappresenta lo spirito e i contenuti dell'album, curato in maniera ottimale negli arrangiamenti.


Nel 2013 esce il nuovo album intitolato Tišina mora (Il silenzio del mare), che vede la collaborazione di un altro importante musicista e cantante croato: Tedi Spalato. Tra i collaboratori e autori citiamo anche Arne Politeo ed Elvis Stanić, quest'ultimo apprezzato e conosciuto jazzista, protagonista dell'omonimo gruppo musicale, che ha realizzato, tra gli altri l'album Bolja strana svijeta (La migliore parte del mondo), pubblicato da Croatia Records, la casa discografica che dagli inizi degli anni 2000 ha prodotto e ha fatto conoscere i migliori musicisti e cantanti croati. La presenza di Stanić si sente... eccome se si sente, le sue melodie di evocazione jazz, realizzate per mezzo di chitarre elettriche e acustiche, determinano il particolare timbro musicale di questi brani a partire da Konfidenca, proposto anche in versione unplugged. Si tratta di un album da ascoltare e riascoltare, quasi come se fosse un vino bianco fruttato, in questo caso una Malvasia istriana ricca di mille retrogusti tutti da scoprire. Infine, non ci si deve dimenticare di inserire nella propria playlist, la misteriosa Pridaj se.

Oliver su Internet

Gli album di Oliver possono essere facilmente acquistati nei negozi on-line su Internet e/o presso iTunes, inoltre, YouTube propone numerosi clip ed estratti dei suoi concerti. Quale migliore occasione per conoscerlo?
I CD citati fanno parte di una discografia assolutamente essenziale, avrebbero meritato la segnalazione anche tanti altri album, ma si è ritenuto di citarne soltanto un numero limitato. Un ultimo cenno lo riserviamo a Noć Nek' Tiho Svira, che contiene 9 successi di Oliver incisi insieme al violoncellista istriano Stjepan Hauser, componente del gruppo 2cellos (che comprende anche Luka Šulić). Oliver con voce e tastiera e Stjepan al violoncello, offrono una performance imperdibile.
Il mare Adriatico divide e allo stesso tempo unisce l'Italia alla Croazia, la musica di Oliver contribuisce ad abbattere questo confine.

Video: Concerto di Oliver all'Olympia di Parigi: Kad Mi Dodes Ti 

Video: Clip di Moje Lipo, tratto dal nuovo CD di Oliver

Video: Clip "Nocturno" insieme a Stjepan Hauser

Copyright © by William Molducci 

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