domenica 18 ottobre 2015

Francis Cabrel canta Bob Dylan... in Extremis

di William Molducci

Francis Cabrel è chansonnier francese, di origini italiane, famoso in tutte le nazioni francofone, dove ha venduto oltre 21 milioni di dischi (Francia, Quebec, Louisiana – USA, Nord Africa…).
Sin da ragazzo si appassiona alle canzoni di Bob Dylan, l’autore che più di tutti ha influenzato la sua vita artistica. Il suo recente album “Vise le ciel” è interamente composto di canzoni del folk singer americano, tradotte e adattate in francese.

 

Cabrel ha iniziato la sua carriera grazie a un concorso radiofonico nel 1974, ma il successo è arrivato cinque anni dopo con l’album “Les Chemins de traverse” e il singolo “Je l’aime à mourir” (ripreso anche da Shakira). Altre sue canzoni famose sono “L’encre de tes yeux”, “Le mond est sourd”, “Les murs de poussière” e “La corrida”, dove descrive questa sanguinaria usanza vista dalla parte del toro.
Molto legato alle sue origini del sud non ha mai abbandonato Astaffort (2.137 abitanti), dove vive con la moglie e le tre figlie e dove, dal 1988, organizza un festival musicale che attira migliaia di appassionati di musica.

Fracis Cabrel rivisita Bob Dylan

Nel 1992 Francis Cabrel fonda, sempre ad Astaffort, un’associazione che organizza stage per autori, compositori e interpreti di canzoni. Questi incontri riuniscono una ventina di giovani artisti che in due settimane devono scrivere una quarantina di canzoni, poi ne saranno scelte quindici per essere eseguite live nei locali del piccolo villaggio francese. Ogni anno un importante artista è chiamato a patrocinare questi incontri (Zaho, Maxim Le Forestier, Thomas Dutronc, Emily Loizeau) per aiutare, sostenere e consigliare i partecipanti.

 
La compilation "L'essentiél" contiene il meglio della produzione di Cabrel dal 1977-2007 (2 CD)
Francis Cabrel non si allontana mai, nelle sue canzoni, da due perni fondamentali: la chitarra (acustica o elettrica) e le riflessioni sulla vita. La chiarezza della voce, le sofisticate melodie e la chitarra rappresentano il nucleo su cui si tesse il suo folk contemporaneo. I suoi brani si allineano, per qualità e originalità, a quelli dei grandi autori cui s’ispira: Bob Dylan, Leonard Cohen e Neil Young. 
Francis Cabrel e l'inseparabile chitarra
 
Tra i suoi album più interessanti: “Fragile” (1980) dove per la prima volta la chitarra elettrica sostituisce quella acustica, “Hors-saison” (1999), “Les beaux dégâts” (2004) innovativo per la presenza della sezione fiati, “Des roses et des orties” (2008) registrato nel suo studio-fienile in Astaffort, propone un mix di chitarra elettrica e acustica, questioni sociali e politiche espresse con raffinatezza, “Samedi soir sur la terre” (1994) e la compilation “L’essentiel 1977-1997”, indispensabile per chi vuole avvicinarsi alla sua opera.

Cabrel alterna le produzioni discografiche con le tournée
 
Nel 2006, il cantautore francese ha collaborato alla realizzazione della colonna sonora di “Le soldat rose”, un'opera musicale scritta da Louis Chedid e Pierre-Dominique Burgaud, in cui Joseph, un bambino stanco del mondo degli adulti, decide di rifugiarsi in un grande magazzino per vivere con i giocattoli. 

Il 2015 lo ha visto ritornare da protagonista sulla scena, grazie all’album “In extremis”, premiato dal pubblico con il triplo disco di platino e dal premio quale migliore disco del 2015. La sua recente tournée lo ha visto per ben 7 volte all’Olympia e 3 al Palazzo dello Sport di Parigi.
 
Cabrel, causa il perfezionismo che lo contraddistingue, fa passare lunghi periodi tra un album e l’altro, intervallati da tournée (in Francia ricordano ancora i 10 recital consecutivi all’Olympia di Parigi nel 1999) e relativi DVD, una vita dedicata alla musica ma anche alla famiglia e alle opere umanitarie.

"Des roses & des orties, uno dei suoi migliori album

Testo tratto dal brano “Des roses et des orties”: “Vers quel monde, sous quel règne et à quels juges sommes-nous promis? A quel âge, à quelle page et dans quelle case sommes-nous inscrits ? Les mêmes questions qu'on se pose, on part vers où et vers qui? Et comme indice pas grand chose des roses et des orties…”.


Videoclip – “A chaque amor”, il nuovo singolo tratto da “In extremis”:

 


 

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