venerdì 1 luglio 2016

Lohren – Felici di niente

di William Molducci

I Lohren si sono fatti conoscere con la cover di “Sfiorivano le viole”, il brano di Rino Gaetano del 1976, apripista del genere “elenco personaggi e situazioni” senza un apparente nesso tra loro: “L'estate che veniva con le nuvole rigonfie di speranza, nuovi amori da piazzare sotto il sole, il sole che bruciava lunghe spiagge di silicio e tu crescevi, crescevi sempre più bella, fiorivi sfiorivano le viole e il sole batteva su di me e tu prendevi la mia mano…”.


 
Il primo album d’inediti dei Lohren contiene 16 brani, cinquanta minuti di swing, jazz, elettronica, pop, ritmi digitali, storie di vita quotidiana e metafore non banali.
I Lohren sono Giulia Lorenzoni e Luca Zadra, due giovani romani che hanno scritto, composto, e suonato “Felici di niente” ad eccezione del brano di Rino Gaetano e di “Malaika”(*), registrata per la prima volta a Nairobi da Fadhili William, il musicista kenyota noto per avere introdotto l’uso della chitarra elettrica e il twist nell’Africa dell’Est. “Malaika”, in lingua swahili, significa “Angelo” ed è la più celebre canzone d'amore della musica pop keniota, il leggero vibrato di Giulia la rende nel suo aspetto più sensuale.

Lohren: Giulia Lorenzoni e Luca Zandra

Alla realizzazione del disco hanno partecipato alcuni giovani artisti romani, il cui apporto è stato importante per la riuscita di questo cocktail a base di suoni digitali e musica di ieri.
L’album esce insieme al filmato dei brani “Oggi no/Insonnia” interamente realizzato dagli stessi Lohren, dove incuriosisce l’omaggio a Jerry Lewis e al suo celebre film musicale “Il balio asciutto”.
Il testo di “Insonnia” è un esempio di sintesi espressiva, in cui sono descritti stati d’animo e circostanze: “La notte è così bella che mi tiene sveglia, questo fusorario della vita m’insegue nel buio, insonnia e cammino per la casa, un disco e un bagno caldo, dorme la città intorno a me, guardo fuori vedo il cielo, che arrossisce imbarazzato… il caffè della vicina entra in casa mia mi porta la mattina…”.

La copertina del CD

L’indie-rock di “Compulsive” si muove al ritmo felpato della batteria elettronica, tra carica esplosiva e passo da pantera, mentre nebbia calda e schiuma blu, come recita il testo, cavalcano un unicorno fin sulle stelle. L’anima complessa, tormentata ma anche popolare di “Natalie de la +”, affida alla fisarmonica e alla vocalità di Giulia il compito di rivelarne talento e potenzialità.
Normalità e semplicità influenzano scelte estreme, come quella di mostrarsi nudi nella copertina del disco, si tratta di una foto casta ma esemplificativa della quotidiana tranquillità di cui è ricco il disco. Il doppio video di “Oggi no/Insonnia”, pur nella diversità dei due brani, crea immagini rivelatrici delle anime del duo: solare e notturno, un po’ come in “Amore e psiche”, canzone d’ispirazione francese, dove echeggia la voce di Edith Piaf.

Copertina in Pop Art

Agrabah” è la città di Alladin, un mix strumentale di elettronica, sperimentazione e melodia orientale, un break evocativo che si lega con il successivo “sfiorivano le viole” cui tocca il compito di chiudere l’album.
La tranquilla quotidianità dei Lohren è spezzata dal loro primo album, una ventata di aria fresca per la mente e un toccasana per i centri emozionali.


Video ufficiale di “Oggi no/Insonnia”



(*)= L’attribuzione di “Malaika” è ancora controversa, alcune fonti menzionano come possibile autore il tanzaniano Adam Salim, che l'avrebbe scritta a Nairobi nel 1945-46. Il produttore C. Worrod ha sostenuto che il vero autore fosse Grant Charo, fratellastro di William (v. Ondevo, 2006). Tuttavia, Charo non ha mai avallato questa tesi, neanche dopo la morte di William; quest'ultimo ha invece sempre sostenuto di essere l'autore di Malaika, dettagliando anche le circostanze in cui l'avrebbe scritta. (Nota tratta da Wikipedia)


Copyright by William Molducci

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