martedì 6 settembre 2016

Fratelli Tabasco – The Docks Dora Session

di William Molducci

Inizia con un urlo da rocker il brano “Radioactive mama”, una scarica di blues elettrico che apre “The Dock Dora Session”, l’album d’esordio dei Fratelli Tabasco.
Il disco è registrato in presa diretta dal vivo per riprodurre le atmosfere dei Juke Joint, conosciuti anche con il nome di Barrelhouse, i locali gestiti soprattutto da afro-americani nel sud degli Stati Uniti, dove si suonava, ballava, beveva e giocava. I Juke Joint erano delle palestre di talenti, in cui i migliori bluesman si esibivano prima di diventare leggende.


I Fratelli Tabasco, amici e non parenti, si sono formati a Torino nel 2013, accomunati dalla passione per il blues, contaminato da influenze piccanti quali funky, rock, Louisiana, peperoncino, Mississippi e soul. Il nome del gruppo sintetizza il calore e l’origine della loro musica, senza tralasciare l’identità italiana.
I testi delle canzoni rappresentano i loro blues trascritti in musica, con l’aiuto di metafore, personaggi bizzarri e contesti surreali descrivono il nostro tempo, stimolando la sensibilità e le emozioni di loro stessi e di chi li ascolta. L’armonica di Boris, il cantante, evoca ricordi e realtà, suggestioni create dalla peculiarità di questo strumento, il più usato nel blues che, soffiando ed aspirando dallo stesso foro, produce due note diverse.

La copertina dell'album "The Docks Dora Session"

Nel 2015, i Fratelli Tabasco hanno vinto il concorso “Rocks the Docks, il cui premio consisteva nella registrazione di un intero album nella zona Docks Dora a Torino, luogo storico per Torino, i cui club notturni negli anni novanta hanno animato la scena musicale, diventando un punto di riferimento per la cultura underground della città.

I Fratelli Tabasco

Blues d’attesa nel brano “Jack Knife”, voce e armonica dialogano in attesa di animarsi nel successivo “Blues on!” e nel rockeggiante “D.Q.T.H.L.”, da cui è stato tratto il video ufficiale.
Il blues dei Fratelli Tabasco entra in circolo senza bisogno di molecole, wireless o pillole per la pressione sanguigna, come in “Up all night”, caratterizzato da uno splendido dialogo tra voce e organo Hammond, per non parlare di “Ask yourself”, dove l’armonica richiama un piccante e nutriente roadhouse blues.


Same damned shame” è il titolo del primo singolo estratto dall’album, uno dei brani più coinvolgenti, servito con voce, chitarre, batteria e tanta grinta, diverso da “Boris’ Boogie”, dove il front man può liberamente sviscerare la sua anima blues.
La registrazione in diretta con il pubblico ricorda i vecchi dischi di blues a cui i fratelloni si ispirano, non siamo sulla riva del Mississippi ma su quella del Po’ torinese, null’altro che un dettaglio data la qualità della musica e la nostalgia delle loro note blu.




I Fratelli Tabasco sono:

Boris Tabasco – Voce/Armonica, Joele Tabasco – Chitarra, Simone Tabasco – Batteria, Marco Tabasco - Basso, Lorenzo Tabasco – Tastiere (uscito recentemente dal gruppo)



Video ufficiale di D.Q.T.H.L.:





Copyright by William Molducci

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